Caccia Al Lupo. Una Missione Del Seal Team Six by Don Mann Ralph Pezzullo

autore:Don Mann, Ralph Pezzullo [Mann, Don & Pezzullo, Ralph]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: War & Military, Fiction
ISBN: 9788867022007
Google: -2vwngEACAAJ
editore: TRE60
pubblicato: 2014-08-14T22:00:00+00:00

12

…e quel giorno raccoglierete quello

che avrete seminato, e per mano nostra

la giustizia divina si abbatterà su di voi.

IL DUCA, Giustizia finale

Crocker voleva lasciare la fattoria senza aspettare l’arrivo della polizia francese. Ma c’erano due questioni di cui doveva prima occuparsi.

La prima era proseguire le ricerche di materiale utile per l’intelligence. La seconda, interrogare – con tutte le cautele – le quattro prigioniere.

Lui e Akil si erano letteralmente tolti i panni di dosso per due di loro, la grintosa rumena che aveva detto di chiamarsi Dorina e una brunetta scheletrica piovuta fin lì da una remota cittadina dell’Ucraina. Le polo sudicie, inzuppate di sudore e macchiate di sangue, adesso coprivano il magro torace delle ragazze fino alle cosce. Le altre due poverette erano sedute in un angolo, avvolte in una coperta sporca, gli occhi fissi, senza vederlo, sul linoleum pieno di crepe. Una veniva dalla Georgia, la quarta, che aveva un neo all’angolo della bocca, non ricordava nemmeno come si chiamava.

Erano state belle, prima. Giovani, allegre, avevano un ragazzo, delle amiche, dei sogni. Adesso erano delle naufraghe. Drogate, stuprate e Dio solo sapeva cos’altro.

Per quanto Crocker si sentisse partecipe della loro situazione, c’era ben poco che potesse fare per aiutarle tranne assicurare loro che quel calvario era finito.

L’unica che sembrò capirlo subito fu Dorina, che stava bevendo a grandi sorsate un bicchiere d’acqua. Negli occhi di un azzurro metallico, un misto di rabbia e terrore. Il labbro inferiore gonfio come una prugna, più o meno della stessa tonalità.

«Li hai uccisi davvero?» chiese aspramente.

«Sì, Dorina.»

«Sei sicuro che sono morti?»

«Ti ho detto di sì.»

«Tutti quanti?»

«Almeno sei» rispose Crocker. «Un altro lo abbiamo catturato. È in macchina, legato e imbavagliato.»

«Sparagli in faccia. Prima in bocca, aspetta qualche minuto e poi sparagli in mezzo agli occhi.»

Tradusse per la ragazza ucraina, che ascoltò, disse qualcosa e si mise a singhiozzare.

«Vuole vedere i cadaveri. Per sputargli addosso.»

«Dille che sono andati in fumo. Che c’è rimasto ben poco su cui sputare.»

La ragazza ucraina prese Crocker per mano come una bambina. «Grazie, grazie» ripeté, nel suo inglese approssimativo. «Grazie tante da mio cuore.»

Lui le sorrise. «Di nulla.»

Lei gli si aggrappò tremante, come se non volesse più staccarsi. «Tu americano? Tu porta noi in America adesso?» Piangeva, mentre lo supplicava.

Crocker era commosso, ma cercò di rimanere lucido. «Tra poco arriveranno le autorità francesi e si prenderanno cura di tutte voi. Vi rimanderanno a casa, dalle vostre famiglie. Non abbiate paura.»

«Francesi?» chiese Dorina. «Perché non americane?»

«Perché siamo in Francia» rispose Crocker.

«Io ho più fiducia negli americani.»

«I francesi faranno tutto il necessario, credimi.»

Mentre parlavano Dorina era andata alla scrivania e stava frugando rabbiosamente nei cassetti.

«Cosa stai cercando?» chiese Akil, che intanto teneva d’occhio la porta.

«Ci hanno portato via tutto, quei bastardi. Documenti, vestiti, orecchini, soldi… tutto!»

La ragazza tirò fuori una sfilza di Dvd dal cassetto in alto. Non c’era nient’altro, a parte un righello di legno e un paio di pinze. Le scagliò contro il muro, urlando. «Andate all’inferno! Andate all’inferno!»

«Siamo già andate inferno» disse sommessamente l’ucraina. «Cosa può essere peggio?»

Dorina si calmò.

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